In ricordo della nostra cara Graziella

Chi ha conosciuto Graziella solo superficialmente, oggi ne ricorda la disponibilità, la gentilezza costante e la risata forte e contagiosa.

Chi l’ha conosciuta molto bene, come noi fortunati, oggi ne rimpiange la sanguigna umanità, le allegre chiacchierate al bar e le parole di conforto quando ci vedeva affaticati o tristi.

Chi l’ha conosciuta ancora più a fondo di noi, oggi vuole che si dica solo una cosa di lei: era una donna che viveva per l’amore e solo per l’amore.

Oggi, insomma, abbiamo tutti mille motivi per piangere.

È difficile descrivere a chi non c’era il silenzio che soffocava il «Primo Levi» la mattina di martedì 22 ottobre, quando chiunque entrasse a scuola – alunni, docenti, collaboratori, genitori – apprendeva l’orribile notizia solamente guardando i volti di chi era già arrivato.

La compostezza degli scolari, che sono entrati nelle aule in ordine e in silenzio senza che nessuna campanella suonasse, rivelava quanto Graziella fosse nel cuore di ognuno di loro. Ricordavano quando durante le lezioni e le verifiche in laboratorio la chiamavano per un aiuto o un intervento tecnico e lei arrivava subito sorridendo.

Quanto a noi docenti, siamo entrati nelle classi silenziose con un macigno sul cuore e un velo di pianto davanti agli occhi. E da oggi in poi, ogni volta che avremo un problema con l’attrezzatura digitale, penseremo “Adesso chiamo Graziella che lo risolve” e quel dolore si rinnoverà.

Alla Dirigente, al DSGA, ai tecnici e al personale ATA mancherà il suo aiuto nel lavoro, ma molto di più i momenti di allegria insieme a lei.

L’abbiamo persa all’improvviso, poche ore dopo averla vista nei corridoi, nelle aule o in laboratorio, come sempre.

Una perdita così fulminante ci impedisce di parlare, ma non di ricordare. Ci fa dubitare a fondo del senso della nostra vita, ma non della fortuna di aver incontrato una persona come lei.

La Dirigenza e tutto il personale del Liceo Primo Levi